venerdì 4 marzo 2011

PER DIVINO ADATTAMENTO di miriam ravasio


Ritratto di Andrea Odoni (olio su tela 104 x 116 cm) opera di Lorenzo Lotto

Il committente è in posa per l’interpretazione di un mondo condiviso con l’artefice dell’opera, in una amara allegoria della Tavola di Smeraldo di Ermes Trismegistos “E’ vero senza errore e menzogna, è certo e verissimo”. Lorenzo Lotto dipinge Andrea Odoni con la fisicità corposa di un pianeta al centro di un sistema, “chiuso” come il libro appoggiato con indifferenza sulle monete, il valore banale dell’opera. Messaggio esoterico chiaro ed esplicito al punto che il quadro fu soggetto di manipolazioni anche in tempi recenti, con la cancellazione e sostituzione di un crocifisso trattenuto dalla mano “pitagorica” fra il pollice e il dito medio. Nella mano destra, invece, offerto “oltre” lo spazio della tela, brilla per luce riflessa il satellite: una Diana Efesina già madre della Luna e signora degli animali selvaggi, declassata dal potere degli uomini ad oggetto di poco peso. Partendo a spirale dalla pelliccia di lupo rossastro sono disposte le figure, un busto di donna e la testa di un gigante; più su all’altezza del gomito delle perle e una coppa di vetro si accordano a didascalia ad un’altra coppia dalle proporzioni, però, rovesciate e in pose “quotidiane” (Hercules minges e una venere al bagno). Decapitata, emerge dall’ombra la Testimonianza di una figura ancora forte e la proiezione in piena luce del suo Destino: l’eterna tensione del genere umano fra un principio superiore e uno inferiore.
“Così fu creato il mondo. Da ciò deriveranno innumerevoli adattamenti mirabili il cui segreto sta tutto qui”