martedì 17 aprile 2012

MOSTRA AL MONASTERO di Miriam Ravasio



Con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, del Centro Culturale Il Lavello e della Fondazione si è conclusa con successo di pubblico e partecipazione “l’insieme d’arte” proposto da me Miriam Ravasio e Felice Tavola, al Monastero del Lavello dal 17 al 27 marzo 2012.
Le origini Creative; non una mostra, non un evento, come tradizionalmente s’intende una manifestazione che comprende più iniziative, ma un’azione d’arte che ha promosso interazioni con soggetti diversi, il territorio, il pubblico e la scuola. Opere fisiche esposte e proiettate, realizzate nel corso di una carriera artistica e lavorativa, per libera iniziativa o su commissione; fra scenografie, moda, allestimenti e illustrazioni. La natura e la varietà dell’Arte nelle sue artistiche applicazioni, è stato il tema delle visite guidate, cui hanno partecipato ragazzi e professori della scuola media statale A. Manzoni e Scuola Parificata Caterina Cittadini. E siccome l’Arte è sempre amore, alla mostra, annunciata per le vie del paese con l’elmo guerriero armato (di pennelli), non è mancata la poesia giocosa dei bimbi della Scuola Materna Mere Susanne di San Gottardo, scesi in gita per l’occasione. Una vita spesa fra immagini, forme e colori, inizia presto per predisposizione e continua poi per accanimento e tenace applicazione, fra successi e difficoltà, abbandoni e rilanci. Dario Dell’Oro, nella presentazione ha parlato proprio di questo, rievocando l’inizio, quando era con noi pendolare sul treno a vapore Lecco-Bergamo; narrando fra aneddoti e comuni ricordi il nostro coinvolgimento con le realtà culturali e sociali attive nel paese: loro c’erano e ci sono sempre stati pur se loro arte, il loro lavoro si svolgeva altrove.
In contemporanea ai tempi espositivi, nella Biblioteca Civica è stata allestita la “Vetrina Filosofica dei Temi Trattati” testimonianza dei riferimenti e delle citazioni presenti nelle opere. Libri d’arte e di letteratura, saggi, biografie, immagini e schede tematiche scaricate dalla rete e soprattutto inviti alla lettura, poiché “Le opere sono veicoli iconici che rimandano a cose lette e studiate” ricorda Marsilio Ficino.

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